Sunday, October 14, 2012

Il Progetto Colors e la favola di Abdul Jeelani raggiungono anche Padova

Simone Santi a La Fiera delle Parole a Padova

Padova, 14 ottobre 2012. Una cornice di prestigio come “La fiera delle parole” (www.lafieradelleparole.it), uno tra i più interessanti appuntamenti con la letteratura, il giornalismo, la poesia, l’arte, la musica attivi sul territorio nazionale, è stata l’occasione per un primo contatto anche con la città di Padova del Progetto Colors, tramite la presentazione del libro “Abdul Jeelani. Ritorno a Colori” (Edizioni il Molo) da parte di Simone Santi, autore del testo e soprattutto ideatore del Progetto.
“A volte si ritiene che con il susseguirsi delle presentazioni tutto diventi più facile” ha esordito Simone Santi, Presidente Lazio Basket e Console Onorario del Mozambico a Milano “in realtà è sempre un’emozione raccontare, soprattutto un Progetto ed una storia che continuano a coinvolgere in prima persona moltissimi volontari ed innumerevoli appassionati”. Il Progetto Colors, nato nelle periferie del Lazio con l’obiettivo di accelerare i processi di integrazione di bambini e bambine in contesti di potenziale disagio, tramite la pratica gratuita della pallacanestro, si è intrecciato poi con la storia –raccontata nel libro- dell’ex campione NBA e della Lazio Basket Abdul Jeelani, che dopo avere conosciuto il successo negli anni Settanta ed Ottanta, era finito sconosciuto ed abbandonato in una struttura per senzatetto in Wisconsin (USA).  Poi un articolo di giornale, l’affetto degli ex compagni di squadra della Lazio Basket e del Livorno, l’energia del Presidente Santi hanno consentito un ritorno in Italia di Abdul Jeelani, accolto come una star dal mondo dei media (la sua vicenda è stata ripresa da varie trasmissioni televisive) e soprattutto dall’affetto dei tifosi che non hanno dimenticato –a distanza di 30 anni- quell’eroe nero, convertitosi all’Islam, capace di riempire i palazzetti. “Scusate, ma non possiamo parlare di Abdul Jeelani senza emozionarci. Perché Jeelani ha cambiato la nostra vita, perché per noi Abdul era il dio che ci ha fatto innamorare definitivamente del basket. Un dio meraviglioso, mai visto, bellissimo”, così nelle parole di Andrea Barocci, giornalista del Corriere dello Sport. Ora Jeelani è ritornato al “suo” mondo del basket, come testimonial e maestro dei bambini del Progetto Colors, che oggi si articola in 12 centri, che si avvalgono del lavoro di professionisti e volontari, dove centinaia di bambini e bambine di 27 nazionalità diverse trovano nel basket un contesto di regole ed un’opportunità per guardare al futuro a testa alta. Dal 2009 il progetto è stato esteso anche in Mozambico, con l’apertura di un centro presso l’orfanotrofio Arco Iris (Zimpeto - Maputo), e l’auspicio è che anche la città di Padova possa diventare in futuro sede di un nuovo centro Colors.

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